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Ultimo aggiornamento il 18/06/2024

Saleincorpo

Un'idea di Carlo Meoli

Fateci caso, tranne qualche rarissima eccezione, di droga non parla più nessuno. Eppure il narcotraffico non è un problema, è il problema. Dovrebbe avere tutti i requisiti per essere sempre al centro dell'attenzione. Poche industrie al mondo fatturano come il mercato delle droghe. Poche industrie al mondo, in tutto il mondo, danno lavoro come il mercato delle droghe. Poche questioni nell'universo sono talmente trasversali come la droga.

Il problema è di tutti. I ricchi lo nascondono in casa o in qualche costosissima clinica all'estero. I disgraziati si sbattono una giornata intera e, alla fine, crepano nell'indifferenza generale. C'è un pensiero dominante: chi si droga fa una scelta, conosce i rischi e, in fondo, se ci resta sono cazzi suoi.

Non è vero, sono cazzi di tutti. Quando scopri, magari casualmente, che tuo figlio sniffa sei entrato nel sistema, c'è poco da fare. Puoi fare qualsiasi cosa per aiutarlo, ma difficilmente ne uscirà se non per una sua libera scelta. Alfonso Tramonto Guerritore nel pezzo sull'ultimo blitz a Pagani descrive perfettamente il meccanismo. Intorno alle droghe, in un piccolo centro, nasce una microeconomia efficientissima, con le sue regole e i suoi profitti. A vari livelli ci campano tutti. Una specie di ammortizzatore sociale.

Che fare? Non ci sono ricette, naturalmente, ma solo ragionamenti da iniziare e strade da percorrere. Saleincorpo ritiene che vada avviato un discorso sulla progressiva legalizzazione delle sostanze stupefacenti. Nel mondo le politiche di pura repressione hanno fallito senza appello. Giovanni Falcone diceva che la mafia si colpisce seguendo i soldi. Noi, nel nostro piccolo, potremmo dire che il narcotraffico si combatte togliendogli i soldi. E' una scommessa complessa, certo, ma vale la pena di tentare.