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Ultimo aggiornamento il 18/06/2024

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Un'idea di Carlo Meoli

Le accuse velate ai presunti signori delle tessere, i dati gonfiati, le proteste di alcuni iscritti a loro insaputa, stoppano il congresso regionale “in attesa di verifiche sulla regolarità della platea congressuale”, la frase di rito in questi casi. Nossignori, non è il Pd napoletano che su queste cose non fa più notizia. Sono quelli di Azione in Campania, e a chiedere di mettere il congresso nel congelatore c’è anche il gruppo che fa capo all’ex ministra Mara Carfagna. Un’ala che controlla il partito di Calenda a Salerno, e protesta per quel che sarebbe accaduto tra Napoli e Caserta, dove i leader di riferimento sono il coordinatore regionale di Azione Giuseppe Sommese, e l’ex consigliere deluchiano Luigi Bosco, recentemente finito nelle maglie di una indagine della Dda di Napoli.

Da Roma la letterina della commissione congressuale nazionale è partita il 7 novembre. È scritta apposta per il caso della Campania. Dove si sono registrati quasi 4000 iscritti a 10 euro a tessera. Più o meno divisi in province tra i 1800 di Napoli, i 750 di Caserta, gli 850 di Salerno, i 400 di Avellino e i circa 100 di Benevento. Peccato però che centinaia di mail di pre convocazione siano tornate indietro per indirizzo inesistente. Segnale che desta qualche sospetto sulla qualità e genuinità dell’adesione. Sospetto accresciuto da cinque o sei telefonate di chi sostiene di essersi ritrovato iscritto senza averlo mai chiesto.

Alcune di queste notizie sono giunte all’orecchio del professore Marco Plutino e del consigliere comunale di Ercolano Piero Sabbarese, candidato alla segreteria di Napoli in contrapposizione a Rossella Bruno, la candidata del gruppo Sommese-Bosco. I due hanno proposto un ricorso e di qui il resto. I lettori del Fatto ricorderanno la storia di Plutino: è il docente di Cassino che lasciò il Pd in polemica contro la deriva deluchiana del partito, e aveva poi aderito ad Azione sicuro di non ritrovarci le stesse pratiche che aveva denunciato.

Il regolamento congressuale di Azione consente di poter votare per delega anche per un altro iscritto. Non precisamente un deterrente ai tesseramenti fasulli. Ora la commissione nazionale è al lavoro. Nella consapevolezza che chi vincerà i congressi avrà parola sulle liste per le Europee. Ma il fattore tempo forse porterà a rinviare tutto al 2024: anno nuovo, iscrizioni nuove, platea congressuale nuova.